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Tradizioni lucchesi

Il prodigio del Volto Santo

Tra i tanti miracoli legati al Volto Santo uno in particolare viene celebrato a Lucca,  quello del povero giullare, pellegrino venuto dalla Francia, che addolorato per non essere in grado di offrire alla sacra immagine neppure un piccolo obolo, pensò di esprimere la sua devozione suonando il liuto. Il Cristo apprezzò il gesto e impietosito lasciò cadere in dono davanti al menestrello una sua pianella d’argento. Il giullare fu però sorpreso in seguito dalle autorità religiose che lo accusarono di furto sacrilego, condannandolo a morte. Solo l’intervento divino poté scagionarlo e fargli salva la vita. Da allora una delle pianelle del Volto Santo è sostenuta da un calice d’argento.

La statua di Gesù

Ha proprio del prodigioso il tragitto che, secondo la leggenda, portò il Volto Santo di Gesù dal Libano, dove si dice fosse stato scolpito da Nicodemo e dagli angeli, fino alla spiaggia di Luni, in Italia. Dopo essere scomparsa per qualche secolo, la statua fu imbarcata per sfuggire alle persecuzioni. La traversata del Mediterraneo, mare infestato dai pirati che non riuscirono ad abbordare la nave, così come fu pure impossibile alle navi di Lumi avvicinarsi a quel vascello, respinte da una forza misteriosa, si concluse con l’approdo sul lido lunense. La nave si rivelò priva di equipaggio umano mentre il vescovo Giovanni e i suoi fedeli, avvertito in sogno dell’accaduto, accorse per risolvere la questione di appartenenza dell’effigie, rivendicata dalla gente di Luni. Decise così di porre il Crocifisso su un carro trainato da buoi, che avrebbero stabilito la proprietà del simulacro secondo la direzione presa: il carro puntò dritto su Lucca. Dal 1107 il Volto Santo è ospitato nella Basilica di San Martino.

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