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Provincia di Alessandria

Provincia di AlessandriaLa provincia di Alessandria è una provincia italiana del Piemonte di 429.046 abitanti.
Occupa l’estremo settore sud-orientale del Piemonte, confina a nord con la provincia di Vercelli, a ovest con la città metropolitana di Torino e la provincia di Asti, a est con la Lombardia (provincia di Pavia), a sud con la Liguria (città metropolitana di Genova e provincia di Savona), a sud-est con l’Emilia-Romagna (provincia di Piacenza).
Ritrovamenti testimoniano che nell’antichità il territorio occupato oggi dalla provincia di Alessandria fu abitato già in epoca neolitica. Nella zona di Casalbagliano alla periferia di Alessandria (cascina Chiappona) alcuni scavi hanno portato alla luce le più antiche sepolture della Cultura dei campi di urne del nord Italia. Area d’influenza proto-celtica-Halstattiana, abitata dalle popolazioni Celto/liguri autoctone dei Marici nell’alessandrino e dei liguri Statielli nell’area di Acqui e di Tortona prima e poi da popolazioni celtiche transalpine che invasero l’Italia settentrionale. La presenza gallo-ligure della zona è anche testimoniata dagli idronimi Tanaro e Bormida e da alcuni toponimi come Pietra Marazzi e forse Marengo. Nel III secolo a.C. passò sotto il controllo di Roma. Fece parte della Regio IX Liguria. Importanti centri furono Libarna e i centri di Forum Fulvii, Derthona e Aquae Statiellensium. Divisa per secoli tra i Feudi Imperiali genovesi, la Repubblica di Genova, il Marchesato del Monferrato e il Ducato di Milano.
Nel 1708 il Marchesato del Monferrato (con Casale Monferrato e Acqui Terme) passò ai Savoia, nel 1707 Alessandria e nel 1734 il tortonese passarono ai Savoia. Nel 1815 passò tutto il Novese già parte dei Feudi Imperiali e della Repubblica di Genova insieme ad Ovada (tutte già parte della Repubblica Ligure) ai Savoia.
L’odierna provincia fu istituita con regio decreto n. 3702 del 23 ottobre 1859, la cosiddetta Legge Rattazzi, dall’unione delle province (1818) di Alessandria, Tortona, Casale, già appartenenti alla divisione di Alessandria, Asti, Acqui e Novi, quest’ultima sottratta alla divisione di Genova.
Nel 1878 prese Isola San’Antonio dalla provincia Pavese, nel 1880 acquisì dalla provincia di Genova il comune di Pareto.
Durante il fascismo nel dicembre 1926 i comuni del mandamento di Gavi (Gavi, Voltaggio, Parodi Ligure, Carrosio e Fraconalto) tentarono inutilmente di passare sotto la provincia di Genova, ma a causa dell’opposizione del prefetto di Alessandria la cosa non andò in porto.
Nel 1935, perse il territorio di Asti e parte del territorio di Acqui, che formò la nuova provincia di Asti.
Il 1º maggio 1945 gli abitanti di Fraconalto spostarono il cippo di confine alla Bocchetta e lo portarono al confine con il comune di Voltaggio, dove i voltaggini, poi i carrosiani e infine i gaviesi lo portarono fino al confine con il comune di Serravalle Scrivia, però i serravallesi dissentirono e da allora la questione dell’appartenenza al Piemonte di quelle terre non è più stata riaperta.
Oggi la provincia di Alessandria comprende 190 comuni. Per estensione è la terza provincia del Piemonte, dopo Cuneo e Torino. Il comune di Voltaggio è comune onorario della provincia di Genova per i legami culturali, linguistici e storici con il capoluogo ligure.

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